Forse a noi non stupisce il successo dei Pinguini Tattici Nucleari, ma il terzo posto conquistato al Festival di Sanremo assume sempre di più il sapore di un’impresa. La leggenda narra che il fantasioso nome del gruppo sia nato da una birra scozzese che pare abbia il 32% di gradazione alcolica. Ma quali sono gli ingredienti che, come nella birra, hanno fatto diventare questa band la più forte in gara?
- Il primo componente è sicuramente il messaggio che in questi tempi accomuna ognuno di noi ragazzi: in un mondo comandato dai “John Lennon” pronti a far parlare di sé, riesce sempre più difficile affermarsi. Ci sentiamo tutti batteristi, Ringo Starr, di cui pochi apprezzano fino in fondo il talento.
- La voglia di fare, tuttavia, non può mancare nella ricetta per realizzare i propri sogni e sicuramente hanno dimostrato di averne facendo ballare l’intero Ariston, nel concorso più nazionalpopolare d’Italia.
- Un pizzico poi di sano carattere bergamasco intrinseco nel nostro DNA e di chi vive nei nostri paesi. La voglia di far ciò che ci piace al di là delle barriere sociali. Ecco, quindi, che ti ritrovi in 6 senza alcun repertorio (se non quello delle canzoni di chiesa) ma con una grandissima voglia di far musica.
Non manca niente, questa è la ricetta perfetta che ci ha fatto palpitare il cuore ogni volta che salivano sul palco di Sanremo. Una scossa per la nostra valle, l’orgoglio di migliaia di giovani che nel proprio ambiente vogliono scalare le proprie classifiche mettendosi in gioco davanti a milioni di persone o, semplicemente, ai loro amici. Non resta quindi che ringraziare questi ragazzi che portano alto il nome e i valori giovanili dei nostri territori. Grandi Pinguini e mi raccomando “Staga dèt!”.