Nell’ottavo straordinario episodio di #atuxtu, il nostro viaggio alla scoperta dei gruppi giovanili più attivi ed interessanti della Val Seriana ci ha portato di nuovo a Leffe, per far conoscere anche a voi il gruppo Leffegiovani e i loro fantastici eventi. A parlarci di questo gruppo direttamente dalla loro sede, Giuditta Zambaiti e Niccolò Legrenzi, giovani leffesi doc, nonché grandi amici della redazione di Seryou, che hanno iniziato la loro storia proprio dalle origini del gruppo di cui fanno attivamente parte.
Leffegiovani è un’associazione nata nel 2010, e infatti lo scorso anno avremmo dovuto festeggiare il nostro decimo anniversario, ma qualcosa ce l’ha impedito” – così esordisce Giuditta, con un po’ di rammarico – “Come premessa bisogna dire che Leffegiovani come associazione è nata per poter svolgere ed organizzare Leffestate, che è da sempre la nostra manifestazione principale e che si tiene solitamente in quattro giorni nel secondo weekend di luglio. Inizialmente tra l’altro questo evento aveva l’intento di essere più una festa tra amici, con la possibilità di occupare una zona del centro del paese che ben si prestava alle idee dei due fondatori, Fabio Brignoli e Mauro Zucchelli, i quali pensavano a una due giorni di concerti e tornei di calcetto, ma da qui l’idea si è presto ampliata attraverso successo e consensi da parte di tutto il paese, che hanno trasformato una scommessa vinta in un vero e proprio festival che coinvolge tutto il centro del paese”.
Giunti alla decima edizione nel 2019, festeggiata con una festa straordinaria in cui gli organizzatori hanno veramente pensato in grande, Leffestate non ha mai smesso in questi anni di rinnovarsi, ed il loro segreto ce lo svela Niccolò:
Quelli di Leffestate sono giorni sicuramente molto intensi, in cui il centro del paese prende vita nel tardo pomeriggio e non smette fino alla notte, d’altra parte le attrazioni non mancano e si può fare veramente un po’ di tutto, abbiamo musica, zone ristoro, intrattenimento di tutti i tipi e per tutte le età. Una delle cose più belle è che la nostra festa è a tema, e questo ci dà la possibilità di sbizzarrirci ogni anno nel trovare un tema nuovo e di conseguenza aggiungere novità, sperimentando anche attrazioni particolari e così via, per migliorare di anno in anno la nostra proposta, cosa che per noi è sempre una sfida avvincente.
Una sfida con il loro stesso passato che finora hanno sempre vinto, attraverso proposte che ogni anno restano sempre di valore molto alto, anche grazie al supporto di una macchina organizzativa incredibile, che inizia a lavorare al festival quando ancora siamo nella stagione invernale:
Quella che il pubblico vede è solo l’ultima piccolissima parte dell’organizzazione del festival, che consiste nella costruzione del vero e proprio set entro cui si svolge la festa, e che per motivi logistici deve essere costruito soltanto nei pochi giorni precedenti all’evento. Tuttavia dal momento in cui si decide il tema dell’edizione al momento in cui veramente si aprono le danze, passano circa sei mesi, a partire di fatto da gennaio. In questa primissima fase vengono messe sul tavolo tutte le idee migliori per il tema dell’anno, e tutti gli organizzatori fanno a gara a chi propone il meglio. Da qui in avanti inizia la pianificazione di questi fatidici quattro giorni, a partire dalle grafiche per volantini e scenografie, passando per la scelta delle destinazioni d’uso delle varie location e l’organizzazione di tutti i materiali necessari, oltre che del palinsesto per quanto riguarda gli spettacoli. Per realizzare il tutto, il nostro gruppo di lavoro principale è costituito da una ventina di persone, ma ovviamente per poter mettere in piedi un evento così ampio abbiamo bisogno anche dei nostri numerosissimi volontari, che nei giorni dell’evento arrivano anche a 200 persone.
Ripensare agli eventi passati, con la straordinaria affluenza di pubblico e la voglia di stare insieme ad accomunare centinaia e centinaia di persone, porta subito al pensiero relativo al momento attuale: a un anno dall’inizio della pandemia che ha bloccato, tra le altre cose, manifestazioni come appunto Leffestate, la domanda non può che essere sul futuro del gruppo e sui progetti relativi ai prossimi mesi.
Pensare Leffestate come lo abbiamo sempre fatto, quest’anno sarà molto difficile, proprio perché come organizzazione dell’evento puntiamo molto sul contatto umano, e in un momento come questo è ovviamente impensabile da proporre. Tuttavia l’idea di adattarci a dei dettami che rischiano di alterare l’essenza stessa di ciò che ha sempre caratterizzato la nostra festa non ci piace, e quindi abbiamo pensato di non riproporre Leffestate come sempre, ma piuttosto svilupperemo eventi alternativi, con formule diverse che meglio si adattano alla situazione attuale che richiede norme di sicurezza rigorose. In generale ci auguriamo di non dover fare una Leffestate come quella del 2020, che abbiamo dovuto interamente trasportare online tramite video promozionali, ma è chiaro che non potremo nemmeno arrivare ad una festa come quelle degli anni precedenti, anche perché ci teniamo a non sconvolgere l’identità stessa di Leffestate, a costo addirittura di restare fermi ancora un anno.
Una scelta sicuramente audace, che tuttavia è il risultato di una importante riflessione sui propri valori e su quanto sia importante mantenerli intatti al 100%. Una scelta che se compresa ha un valore fondamentale, e che anche noi di Seryou ci sentiamo di appoggiare pienamente, augurando il meglio sia oggi che in futuro a Leffegiovani, sperando di vederli tornare presto in grande stile.
Matteo Beltrami
A TuxTu è una serie di live presentate da Matteo Beltrami che ogni giovedì farà una chiacchierata con i rappresentanti delle associazioni giovanili nella Bergamasca.
Il video dell’intervista con Letizia Bonetti di Senti Chi Parla lo potete trovare qui.